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.. include:: ../disclaimer-ita.rst

:Original: :doc:`../../../core-api/symbol-namespaces`
:Translator: Federico Vaga <federico.vaga@vaga.pv.it>

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Spazio dei nomi dei simboli
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Questo documento descrive come usare lo spazio dei nomi dei simboli
per strutturare quello che viene esportato internamente al kernel
grazie alle macro della famiglia EXPORT_SYMBOL().

1. Introduzione
===============

Lo spazio dei nomi dei simboli è stato introdotto come mezzo per strutturare
l'API esposta internamente al kernel. Permette ai manutentori di un
sottosistema di organizzare i simboli esportati in diversi spazi di
nomi. Questo meccanismo è utile per la documentazione (pensate ad
esempio allo spazio dei nomi SUBSYSTEM_DEBUG) così come per limitare
la disponibilità di un gruppo di simboli in altre parti del kernel. Ad
oggi, i moduli che usano simboli esportati da uno spazio di nomi
devono prima importare detto spazio. Altrimenti il kernel, a seconda
della configurazione, potrebbe rifiutare di caricare il modulo o
avvisare l'utente di un'importazione mancante.

2. Come definire uno spazio dei nomi dei simboli
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I simboli possono essere esportati in spazi dei nomi usando diversi
meccanismi.  Tutti questi meccanismi cambiano il modo in cui
EXPORT_SYMBOL e simili vengono guidati verso la creazione di voci in ksymtab.

2.1 Usare le macro EXPORT_SYMBOL
================================

In aggiunta alle macro EXPORT_SYMBOL() e EXPORT_SYMBOL_GPL(), che permettono
di esportare simboli del kernel nella rispettiva tabella, ci sono
varianti che permettono di esportare simboli all'interno di uno spazio dei
nomi: EXPORT_SYMBOL_NS() ed EXPORT_SYMBOL_NS_GPL(). Queste macro richiedono un
argomento aggiuntivo: lo spazio dei nomi.
Tenete presente che per via dell'espansione delle macro questo argomento deve
essere un simbolo di preprocessore. Per esempio per esportare il
simbolo ``usb_stor_suspend`` nello spazio dei nomi ``USB_STORAGE`` usate::

	EXPORT_SYMBOL_NS(usb_stor_suspend, USB_STORAGE);

Di conseguenza, nella tabella dei simboli del kernel ci sarà una voce
rappresentata dalla struttura ``kernel_symbol`` che avrà il campo
``namespace`` (spazio dei nomi) impostato. Un simbolo esportato senza uno spazio
dei nomi avrà questo campo impostato a ``NULL``. Non esiste uno spazio dei nomi
di base. Il programma ``modpost`` e il codice in kernel/module/main.c usano lo
spazio dei nomi, rispettivamente, durante la compilazione e durante il
caricamento di un modulo.

2.2 Usare il simbolo di preprocessore DEFAULT_SYMBOL_NAMESPACE
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Definire lo spazio dei nomi per tutti i simboli di un sottosistema può essere
logorante e di difficile manutenzione. Perciò è stato fornito un simbolo
di preprocessore di base (DEFAULT_SYMBOL_NAMESPACE), che, se impostato,
diventa lo spazio dei simboli di base per tutti gli usi di EXPORT_SYMBOL()
ed EXPORT_SYMBOL_GPL() che non specificano esplicitamente uno spazio dei nomi.

Ci sono molti modi per specificare questo simbolo di preprocessore e il loro
uso dipende dalle preferenze del manutentore di un sottosistema. La prima
possibilità è quella di definire il simbolo nel ``Makefile`` del sottosistema.
Per esempio per esportare tutti i simboli definiti in usb-common nello spazio
dei nomi USB_COMMON, si può aggiungere la seguente linea in
drivers/usb/common/Makefile::

	ccflags-y += -DDEFAULT_SYMBOL_NAMESPACE=USB_COMMON

Questo cambierà tutte le macro EXPORT_SYMBOL() ed EXPORT_SYMBOL_GPL(). Invece,
un simbolo esportato con EXPORT_SYMBOL_NS() non verrà cambiato e il simbolo
verrà esportato nello spazio dei nomi indicato.

Una seconda possibilità è quella di definire il simbolo di preprocessore
direttamente nei file da compilare. L'esempio precedente diventerebbe::

	#undef  DEFAULT_SYMBOL_NAMESPACE
	#define DEFAULT_SYMBOL_NAMESPACE USB_COMMON

Questo va messo prima di un qualsiasi uso di EXPORT_SYMBOL.

3. Come usare i simboli esportati attraverso uno spazio dei nomi
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Per usare i simboli esportati da uno spazio dei nomi, i moduli del
kernel devono esplicitamente importare il relativo spazio dei nomi; altrimenti
il kernel potrebbe rifiutarsi di caricare il modulo. Il codice del
modulo deve usare la macro MODULE_IMPORT_NS per importare lo spazio
dei nomi che contiene i simboli desiderati. Per esempio un modulo che
usa il simbolo usb_stor_suspend deve importare lo spazio dei nomi
USB_STORAGE usando la seguente dichiarazione::

	MODULE_IMPORT_NS(USB_STORAGE);

Questo creerà un'etichetta ``modinfo`` per ogni spazio dei nomi
importato. Un risvolto di questo fatto è che gli spazi dei
nomi importati da un modulo possono essere ispezionati tramite
modinfo::

	$ modinfo drivers/usb/storage/ums-karma.ko
	[...]
	import_ns:      USB_STORAGE
	[...]


Si consiglia di posizionare la dichiarazione MODULE_IMPORT_NS() vicino
ai metadati del modulo come MODULE_AUTHOR() o MODULE_LICENSE(). Fate
riferimento alla sezione 5. per creare automaticamente le importazioni
mancanti.

4. Caricare moduli che usano simboli provenienti da spazi dei nomi
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Quando un modulo viene caricato (per esempio usando ``insmod``), il kernel
verificherà la disponibilità di ogni simbolo usato e se lo spazio dei nomi
che potrebbe contenerli è stato importato. Il comportamento di base del kernel
è di rifiutarsi di caricare quei moduli che non importano tutti gli spazi dei
nomi necessari. L'errore verrà annotato e il caricamento fallirà con l'errore
EINVAL. Per caricare i moduli che non soddisfano questo requisito esiste
un'opzione di configurazione: impostare
MODULE_ALLOW_MISSING_NAMESPACE_IMPORTS=y caricherà i moduli comunque ma
emetterà un avviso.

5. Creare automaticamente la dichiarazione MODULE_IMPORT_NS
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La mancanza di un'importazione può essere individuata facilmente al momento
della compilazione. Infatti, modpost emetterà un avviso se il modulo usa
un simbolo da uno spazio dei nomi che non è stato importato.
La dichiarazione MODULE_IMPORT_NS() viene solitamente aggiunta in un posto
ben definito (assieme agli altri metadati del modulo). Per facilitare
la vita di chi scrive moduli (e i manutentori di sottosistemi), esistono uno
script e un target make per correggere le importazioni mancanti. Questo può
essere fatto con::

	$ make nsdeps

Lo scenario tipico di chi scrive un modulo potrebbe essere::

	- scrivere codice che dipende da un simbolo appartenente ad uno spazio
	  dei nomi non importato
	- eseguire ``make``
	- aver notato un avviso da modpost che parla di un'importazione
	  mancante
	- eseguire ``make nsdeps`` per aggiungere import nel posto giusto

Per i manutentori di sottosistemi che vogliono aggiungere uno spazio dei nomi,
l'approccio è simile. Di nuovo, eseguendo ``make nsdeps`` aggiungerà le
importazioni mancanti nei moduli inclusi nel kernel::

	- spostare o aggiungere simboli ad uno spazio dei nomi (per esempio
	  usando EXPORT_SYMBOL_NS())
	- eseguire ``make`` (preferibilmente con allmodconfig per coprire tutti
	  i moduli del kernel)
	- aver notato un avviso da modpost che parla di un'importazione
	  mancante
	- eseguire ``make nsdeps`` per aggiungere import nel posto giusto

Potete anche eseguire nsdeps per moduli esterni. Solitamente si usa così::

       $ make -C <path_to_kernel_src> M=$PWD nsdeps